Lo scriveva già Guido Piovene nel suo celebre Viaggio in Italia: «Lucania o Basilicata che sia, questa regione ha un più vivo senso artistico della Calabria, che è d’umore più filosofico». L’arte è inscritta nel suo codice genetico, e a San Severino Lucano raggiunge vette altissime, nel vero senso della parola, grazie ad alcuni visionari coraggiosi e tenaci che hanno portato le avanguardie in questa terra alle porte del Parco Nazionale del Pollino.
Su un pianoro a 1.125 metri di quota, a breve distanza dal borgo che ha ricevuto la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, c’è una giostra coloratissima che gira lentamente in mezzo a un panorama mozzafiato. L’ha fatta installare Carsten Höller, un artista belga che da sempre lavora sul gioco e sul tempo. E il tempo, qui, è un elemento fondamentale: il tempo quieto dell’esistenza e quello storico dei briganti che un gruppo di giovani attori dilettanti ha messo in scena per costruire una nuova narrazione, di sé e di questi territori impervi ma assolutamente meravigliosi.