Una storia bestiale

PetMe

Coraggiosi, intrepidi, geniali, amorevoli e fedeli. Sono tanti gli animali speciali. Alcuni di loro, però, si distinguono anche per le loro capacità straordinarie. Molte sono innate, altre sono state conquistate in lunghe sessioni di apprendimento. Questa è “Una storia bestiale”, la serie podcast dedicata alle imprese straordinarie degli animali. Vi racconterò una storia al mese, ogni mese. Dedicata agli animali straordinari che con la loro presenza rendono migliori le nostre vite.

“Una storia bestiale” è un podcast ideato e realizzato da Alessio Pagani.
Musica: Tragedy by MaxKoMusic | https://maxkomusic.com/ | Music promoted by https://www.chosic.com/free-music/all/ | Creative Commons CC BY-SA 3.0 | read less
Kids & FamilyKids & Family

Episodes

I lamantini e il mito delle sirene
18-12-2023
I lamantini e il mito delle sirene
Le sirene esistono. Ci sono davvero. Vivono nelle acque costiere poco profonde o paludose dell'America e dell'Africa. E sono presenti anche nel Mar dei Caraibi. Solo che non sono donne, metà pesci e metà umane, che attraggono i naviganti con la melodia del loro canto per poi farli naufragare. Sono animali. Mammiferi, innocui, ma dalla mole decisamente importante. Tra i più i grandi del pianeta Terra. Possono arrivare facilmente a una lunghezza di 3 metri e superare anche i 500 chilogrammi di peso. Veri e propri giganti acquatici, hanno una stretta parentela con altri animali decisamente grossi, ma di terraferma, ovvero gli elefanti. Se ogni leggenda ha un briciolo di verità, anche nel caso del mito delle sirene esiste una realtà: e sono proprio loro i Sirenidi, un ordine di Mammiferi che, come i Cetacei, si è perfettamente adattato all’ambiente acquatico. Sono proprio questi animali a rappresentare l’origine concreta del mito. Pochi altri possono vantare credenziali così importanti. Questi, invece, sì, perché sono riusciti in un’impresa davvero speciale. Loro sono i dugonghi e i lamantini. La sirena è una creatura mitologica che ha avuto origine nell'antica Grecia, concepita per la prima volta come un uccello dalla testa umana. Ad un certo punto, però, nel Medioevo, qualcosa è cambiato. E il loro aspetto si trasformato in quello di un pesce. Ed è così che si è imposta nella cultura di massa. Una creatura con il corpo di donna fino alla vita, da cui partiva una lunga pinna che le consentiva di vivere e frequentare le profondità marine. Un racconto che poi ha saputo imporsi e arrivare intatto ai giorni nostri. Grazie anche al più celebre dei navigatori, Cristoforo Colombo. Proprio 530 anni fa, infatti, alcuni mesi dopo la scoperta dell’America, l’esploratore nativo della Repubblica di Genova fece mettere nero su bianco il suo incontro ravvicinato con le sirene, avvenuto lungo le coste dell’attuale Repubblica dominicana. Secondo la trascrizione del suo diario di bordo, ad opera di Bartolomé de Las Casas, usò proprio queste parole: «Ho visto tre sirene emergere dall’acqua. Ma non sono così belle come le dipingono, poiché i loro volti hanno alcuni tratti maschili benché in un certo qual modo posso dirvi che hanno forma umana…». Non erano però sirene. Ma lamantini. Animali speciali, singolari, buffi. Non comuni. Per conoscerli da vicino in Italia c’è solo un luogo. E per raggiungerlo dobbiamo arrivare sul Mar Ligure e osservare lo stesso orizzonte che ha conquistato Cristoforo Colombo. Proprio nella sua città natale, infatti, c’è l’acquario di Genova, una delle 10 strutture europee in cui si possono ammirare questi animali. E in cui si può capire da vicino la necessità di studiarli e favorirne la conservazione. In questo viaggio alla scoperta dei lamantini e dugonghi sarà proprio un’esperta dell’Acquario genovese a farci da navigatrice: Erika Esposti, curatore dei mammiferi e uccelli marini.“Una storia bestiale” è un podcast ideato e realizzato da Alessio Pagani.Musica: Tragedy by MaxKoMusic | https://maxkomusic.com/ | Music promoted by https://www.chosic.com/free-music/all/ | Creative Commons CC BY-SA 3.0 |
I pastori maremmano-abruzzesi: i guardiani italiani famosi nel mondo
16-11-2023
I pastori maremmano-abruzzesi: i guardiani italiani famosi nel mondo
Cosa ci fanno i pastori maremmano-abruzzesi su una piccola isola dell’Australia, lontani quasi 16mila chilometri dalla loro terra d’origine? La risposta è semplice: svolgono il loro lavoro. Ovvero, proteggono gli animali dai loro predatori naturali. In questo caso, al centro delle loro attenzioni, ci sono i pinguini minori blu. Middle Island è, infatti, una piccola porzione di terra emersa, prevalentemente rocciosa, situata vicino alla costa sud-occidentale di Victoria, in Australia, a Stingray Bay, vicino alla città di Warrnambool. La sua importanza naturalistica però, a dispetto delle dimensioni, è notevole. Si tratta, infatti, di un santuario della fauna selvatica che ospita colonie riproduttive di piccoli pinguini e berte dalla coda corta. Una specie di paradiso. Dove tutto andava per il meglio. Almeno fino al 2000, quando la bassa marea e un accumulo di sabbia hanno creato una sorta di passaggio tra la costa e l’isola. Passaggio sfruttato subito dalle volpi che, nel giro di qualche anno, hanno fatto strage dei piccoli pinguini. Portandoli dagli 800 del 1999, ai meno di 10 del 2005. Questi uccelli marini avevano solo una possibilità di salvezza: essere affidati alle abilità dei cani da guardiania migliori al mondo. Loro sono i pastori maremmano-abruzzesi. E queste sono le storie delle imprese che li hanno resi i guardiani più famosi al mondo. “Una storia bestiale” è un podcast ideato e realizzato da Alessio Pagani.Musica: Tragedy by MaxKoMusic | https://maxkomusic.com/ | Music promoted by https://www.chosic.com/free-music/all/ | Creative Commons CC BY-SA 3.0 |
I cani che proteggono gli animali in via d’estinzione
15-10-2023
I cani che proteggono gli animali in via d’estinzione
Sempre più parchi naturali, aree protette e forze di polizia chiedono aiuto ai quattrozampe per proteggere rinoceronti, elefanti e altri animali in via d’estinzione dai bracconieri. Un’impresa che poi continua anche nei porti e negli aeroporti con un solo obiettivo: contrastare il traffico illegale di corni e zanne. E difendere queste specie minacciate. Il più famoso di loro si chiamava Killer. Il suo nome faceva paura, ma soltanto a chi era dalla parte sbagliata del fronte. Perché in questa guerra, ancora in corso, non ci sono sfumature. Esistono i cattivi e i buoni che li combattono. I primi sono i bracconieri, i trafficanti di avorio e i cercatori di trofei di caccia. I secondi sono coloro che cercano, con ogni mezzo possibile, di difendere gli animali selvatici. Killer era uno di loro: la stella della squadra antibracconaggio del Kruger National Park, in Sudafrica. Tanto che l’associazione britannica Pdsa (People’s Dispensary for Sick Animals) fondata nel 1917 da Maria Dickin, pioniera dei diritti degli animali, lo ha insignito, nel gennaio del 2016, della medaglia d’oro in segno di gratitudine e stima per un lavoro encomiabile e pre­zioso per tutta l’umanità. Ora altri cani continuano la sua missione. In Africa, Asia, America e Europa. Anche in Italia sono attive speciali unità cinofile formate per contrastare gli autori di reati contro la natura. Sono i cani che difendono gli animali in via d’estinzione. E queste sono le loro storie. “Una storia bestiale” è un podcast ideato e realizzato da Alessio Pagani.Musica: Tragedy by MaxKoMusic | https://maxkomusic.com/ | Music promoted by https://www.chosic.com/free-music/all/ | Creative Commons CC BY-SA 3.0 |