Sono circa le sei del mattino del 18 luglio 1940. Chiune si sveglia a causa delle urla che provengono dalla strada. Va alla finestra, apre le tende, e nota centinaia di persone che spingono contro il cancello della sua residenza chiedendo aiuto. Donne, uomini, anziani, giovani, Chiune li guarda uno per uno e sa che solo lui può salvarli. O meglio, ci proverà. Perché quelle persone sono profughi ebrei in fuga dall’avanzata tedesca e lui è un diplomatico giapponese che può dar loro quelli che passeranno alla storia come “i visti per la vita”. Questa è la storia di Chiune Sugihara, il diplomatico giapponese che salvò migliaia di ebrei.
Sul sito di In cerca di storie trovi la trascrizione dell’episodio e le foto della casa museo di Sugihara a Kaunas.
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